Il grande dilemma della Roma: Totti resta o se ne va?

Il dibattito che infiamma la capitale giallorossa, da diverso tempo, e che non lascia dormire sonni tranquilli a nessuno degli interessati è legato al destino di Francesco Totti: è un giocatore bollito e pronto per passare dietro a una scrivania, oppure con i tacchetti ai piedi può regalare ancora gioie ai suoi tifosi? Le ultime settimane sembrano aver dato ragione al partito di chi ancora vuole vedere il capitano in campo nella prossima stagione. Quest'ultima ipotesi appare quella sempre più probabile, ma bisogna fare alcune considerazioni. La società innanzitutto deve prendere una posizione decisa: chiarire ruolo e durata del contratto. Non si può arrivare all'ultima partita di campionato in casa non sapendo se Totti sarà o meno un giocatore della Roma il prossimo anno; se così sarà, i tifosi si aspettano delle dichiarazioni ufficiali sin da subito per capire il futuro del giocatore più importante nella storia della Roma. Il capitano, invece, deve avere un comportamento irreprensibile. Non gli si dovrà più rinfacciare né le ore piccole passate a giocare a carte, né interviste ai media nelle quali attira i riflettori su di sè e mette pressione a squadra e allenatore in lotta per il terzo posto. E qui ci si collega al rapporto con Spalletti. L'allenatore di Certaldo dal suo arrivo a Roma ha messo poche, ma chiare regole: bisogna essere un gruppo unito e si vince o si perde tutti insieme. Ergo, Totti fa parte della squadra, e viene trattato come un qualsiasi altro calciatore. Le frasi che sembrano sminuire il capitano alla stampa vanno in questa direzione, smorzare l'entusiasmo eccessivo per il singolo giocatore (pur un'istituzione come Totti),  e dare giusto risalto a tutto il gruppo. Viene prima il collettivo e poi il singolo. Spalletti conosce benissimo Totti e ha grande fiducia in lui: lo ha sempre messo in campo quando c'era da ribaltare il risultato. Ha centellinato le sue forze, lo ha gestito nella maniera corretta. In sostanza: il mister sta tentando di portare un mentalità vincente, con ottimi risultati, e Totti ha dimostrato di poter essere decisivo ancora. Il suo ruolo dovrà essere quello di uomo spogliatoio fuori, e uomo decisivo in campo, quando verrà chiamato in causa. Personalismi e protagonismi eccessivi dovranno essere banditi. Per il bene della Roma

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