Ultimi 90 minuti: ci si gioca tutto o si pensa già al futuro

La serie A 2015-16 sta per andare in archivio. Ma questo campionato, avvincente e combattuto, soprattutto nella prima parte dell'anno, ancora non ha emesso tutti i suoi verdetti definitivi. Così c'è contesa su chi debba occupare la piazza d'onore, dietro alla Juve che oggi riceverà il trofeo per il quinto anno di fila. Il Napoli, forte di due punti di vantaggio sulla Roma, e uno scontro in casa contro il Frosinone, appare favorito. I giallorossi invece andranno nella San Siro rossonera. Anche il Milan è ancora in lotta, ma per il sesto posto, l'ultimo che garantirebbe l'accesso ai preliminari di Europa League.
 Ma superare la compagine capitolina non basterebbe: bisogna affidarsi ai cugini interisti affinché battano il Sassuolo. I nerazzurri arriveranno in Emilia con tanti giovani in rampa di lancio, e con un Mancini, chiaro al limite dell'arroganza in conferenza stampa sul suo futuro all'Inter: o ci sarà la fiducia di tutti, tifosi e dirigenti, oppure se ne andrà. Il turno, vergognosamente spalmato su 2 giorni e 4 fasce orarie, darà l'occasione ad alcune squadre di salutare il proprio pubblico nel migliore dei modi. In coda la situazione potrebbe essere incandescente. La domenica sera ci sarà un rimbalzo di linea sulla rotta Udine-Palermo per seguire i decisivi scontri salvezza. In Sicilia arriverà un Hellas già retrocesso, ma voglioso di onorare fino alla fine il campionato, mentre il Carpi sarà ospitato in Friuli dall'Udinese, già salvo, ma con lo stimolo di terminare al meglio una stagione travagliata e di salutare degnamente due senatori come Giovanni Pasquale, ma soprattutto Antonio Di Natale. Lunedì si comincerà poi a parlare di mercato, nuovi allenatori e bilanci stagionali: per ora godiamoci l'ultima giornata.

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