Velocità, potenza e tecnica sono le sue qualità principali. Copre tutta la fascia senza sosta; nel tempo ha affinato i tempi di inserimento e sovrapposizione. È facile giocare con Messi, certo, ma anche per il campione argentino è stato naturale trovare un'intesa perfetta col brasiliano. Molti gol blaugrana sono infatti nati da combinazioni tra i due, nelle quali il terzino si è reso protagonista di un'elegante rifinitura per il compagno o addirittura della finalizzazione finale. I 21 gol complessivi messi a segno stanno lì a dimostrare un'eccellente abilità balistica. L'unico neo forse è la fase difensiva, dove talvolta si concede qualche distrazione(ma è una tara quasi congenita ai difensori brasiliani); la lunga esperienza a livello internazionale, però, lo ha portato a limitare al minimo queste sbavature, ormai rarissime. Inoltre Dani Alves è un cosiddetto uomo spogliatoio: carismatico e affabile, riesce a farsi benvolere grazie alla sua personalità estroversa e poliedrica. Qualcuno ha arricciato il naso alla Juventus per la sua età non più giovanissima, 33 anni, e lo stipendio molto alto che gli verrà dato. Critiche giuste se la società bianconera dovesse far partire un nuovo ciclo: ma ora per poter confermarsi nel gotha del calcio europeo a fianco dei tanti giovani talentuosi c'è bisogno di giocatori esperti e che sanno come si affrontano e si preparano certe partite. Dani Alves, siamo pronti a scommetterci, sarà un tassello importante della nuova Juve grazie alla sua leadership. Dal punto di vista tecnico, invece, non si può discutere. Se incerta è la permanenza di Lichtsteiner(che forse potrebbe essere sostituito da De Sciglio), la coppia di esterni tutta verdeoro con Alex Sandro sarà tra le migliori in circolazione. Tanta corsa e tanti cross e scambi nello stretto. E tutti contenti, soprattutto gli attaccanti che ne gioveranno.
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