La stagione che verrà: Juve, con Pjanic sei sempre un passo avanti alle altre

Un Blitz nella notte di Beppe Marotta. Viene pagata la clausola, spesso un vero e proprio capestro per le squadre proprietarie del giocatore, e Miralem Pjanic viene portato a Torino. Estroso e lunatico, è stata la vittima sacrificale sull'altare del bilancio della società giallorossa che ha scelto di cedere lui, dopo l'infortunio di Rudiger e anche perché il giocatore era desideroso di fare nuove esperienze. A Lione, giovanissimo, si era fatto notare per la sua grande abilità balistica(proprio lì dove il ricordo di Juninho Pernambucano era ancora vivo).
Arrivato a Roma con grandi aspettative e una valutazione importante, i primi due anni nella capitale sono problematici, come per tutta la squadra penalizzata da una grandissima discontinuità tecnica. Con l'avvento di Rudi Garcia, però, il bosniaco è protagonista in mezzo al campo di giocate e partite eccezionali che lo rendono uno dei perni della squadra che stupisce tutti in campionato. Nell'ultima stagione, poi, c'è stata la definitiva consacrazione. Nella prima parte del campionato le squadre che concedevano una punizione al limite dell'area alla Roma erano condannate. Empoli, Carpi, Bayer Leverkusen e proprio Juve vengono punite in questo modo. Inoltre mette in luce qualità che erano rimaste nell'ombra come una buona capacità di interdizione e uno spirito di sacrificio spesso latente. La flessione della squadra intacca minimamente il suo rendimento che torna a livelli molto alti con Spalletti che lo sposta in una posizione più arretrata. Qui si fa notare per le sue abilità in regia e nell'impostazione del gioco. Chiude la sua stagione con 10 gol e 11 assist, miglior risultato in carriera. A 26 anni compiuti, è pronto per il salto alla Juventus. Dove potrà ricoprire molti ruoli: dal regista a centrocampo in vece di Marchisio che rimarrà fuori dai campi ancora per qualche mese, ma anche in coppia con il nazionale a formare un centrocampo di qualità. Ma si può disimpegnare anche da mezz'ala con libertà di inserirsi, o da vero e proprio trequartista, pronto a sfornare assist e giocate sublimi, come piace ad Allegri. I bianconeri mettono in cassaforte un altro colpo dopo quello di Dani Alves e si confermano squali e magistralmente organizzati ad ogni livello. Ultimo aspetto che potrà ingolosire i tifosi juventini. Da quando è in Italia meglio di lui nei calci piazzati ha fatto solo un maestro che da poco ha lasciato la sua bacchetta e di cui si cerca ancora un degno epigono: Andrea Pirlo.

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