Italia, si ricomincia da qui

Ricomincia da qui, dal quartier generale di Coverciano la nuova nazionale italiana. Ricomincia affidata alle sapienti mani di Giampiero Ventura. Che si mostra orgoglioso, ma non emozionato, "non ho più l'età per certe cose" chiosa, determinato e riconoscente nei confronti di Antonio Conte che gli ha lasciato in eredità un gruppo solido.

Ripartirà da qui, per sua stessa ammissione:"Dico grazie ad Antonio Conte che mi ha permesso di trovare una squadra con conoscenza e cultura del lavoro"; ripartirà anche dagli stessi uomini "per quanto i 23 dell'Europeo hanno dato sul piano dell'impegno e della disponibilità". Anche se ci sono delle inevitabili eccezioni. In primis alcuni giocatori che hanno già annunciato il ritiro dall'azzurro come De Rossi e Barzagli, ma che il nuovo c.t. spera di convincere i due senatori a sposare il nuovo corso per fare da chioccia ai giovani in vista del mondiale di Russia 2018. Inoltre anche Pellè rischia seriamente il posto in attacco; le parole di Ventura suonano qua come una sentenza:"un calciatore che fa un certo tipo di scelta deve poi avere il carattere forte per mantenere una certa voglia e una certa determinazione,[...] certo che la Cina è lontana...". Ma anche senza il bomber italiano a Euro2016, il modulo, almeno inizialmente non cambierà. Rimarrà il 3-5-2 che pur se "penalizza i tanti giovani esterni che in questo momento il nostro calcio sta sfornando" è l'unico che dà alcune sicurezze. A settembre tra amichevoli e la prima tornata di qualificazioni mondiali poche saranno quindi le novità, forse il solo Belotti sarà aggiunto ad un attacco dove saranno confermati Eder, Zaza e Insigne. La sfida con la Spagna del 6 ottobre potrebbe segnare un punto di svolta: Ventura dopo quella partita, potrà approfittare di alcuni avversari meno ostici per sperimentare nuovi moduli o portare nuove leve per farle crescere. Rugani e Romagnoli in difesa, Baselli e Bernardeschi e centrocampo lo stesso Belotti in attacco sono in rampa di lancio. Parole anche su Balotelli definito "talento puro", ma solo in pochissimi momenti, dribblando così con fermezza le solite, stucchevoli domande dei giornalisti su un talento che non ha mai avuto le capacità per sfondare. Ma poi il pensiero va al futuro, alla voglia di scendere in campo. L'appuntamento è fissato il 5 settembre, amichevole con la Francia. Poi si passerà agli impegni seri.

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