Champions League: vince il Leicester, Slimani bestia nera del Porto

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Dilly din dilly don. Sarà passato Ranieri a scampanellare a casa i propri tifosi per farli svegliare o almeno riprendersi: non è un sogno, la Champions arriva a Leicester. Dopo la vittoria nel primo turno contro il Club Brugge in Belgio, in Inghilterra arriva il Porto che ha pareggiato in casa contro il Copenaghen. Vardy e Slimani sono la coppia offensiva nelle foxes, Adrien Silva, Adrien Lopez è quella dei portoghesi.

Subito il ritmo è molto alto e le squadre sono corte e attente. Il primo brivido è provocato dagli ospiti con Andrè Silva che scatta sul filo del fuorigioco anticipa Schmeichel al limite dell'area ma il suo pallonetto finisce fuori. Poi crescono i padroni di casa che sfruttano le armi migliori: la velocità e il fisico. Vardy allunga la difesa avversaria e anche un fallo laterale è utile per far salire gli altissimi centrali(soprattutto il gigante Huth) e cercarli con palloni scagliati in mezzo. Un'uscita a vuoto di Casillas spaventa i suoi in una di queste circostanze con la palla che esce di poco a lato. Lentamente però carbura anche Mahrez e quando entra nel vivo del gioco spacca la partita. Al 25' l'algerino stoppa con l'esterno un pallone proveniente dall'altra fascia, Telles gli concede spazio sul mancino e riesce a crossare in mezzo dove trova il connazionale Slimani che ruba il tempo a Felipe e insacca di testa. Il neo acquisto si conferma sempre più bestia nera del Porto: nella sua esperienza portoghese allo Sporting Lisbona, infatti, contro i dragoni è andato a segno ben 5 volte in tre partite.
 Il Leicester mette la gara sui binari più congeniali e fa sfoggio delle sue qualità raggiunto il vantaggio: manovra senza fronzoli e improntata alla veloce verticalizzazione. In questa fase salgono in cattedra Drinkwater, fondamentale nella doppia fase di gioco e ancora Mahrez che innesca i due attaccanti in perpetuo movimento. Vardy tende ad andare sull'esterno per puntare gli avversari con la sua velocità, Slimani  a giocare di sponda; entrambi pressano furiosamente a inizio azione i difensori non concedendo loro spazio e così tutta la squadra può salire. I contropiedi non vengono sfruttati per scelte sbagliate nell'ultimo passaggio, ma le foxes meriterebbero anche qualcosa di più. Unico squillo del Porto nel primo tempo è con l'ottimo Layun su punizione che va sull'esterno della rete. La ripresa comincia su ritmi più bassi. I padroni di casa si chiudono ancora di più e aspettano e la partita diventa a tratti una battaglia: a centrocampo sono molti i contrasti, alcuni anche molto duri, ma l'arbitro tiene bene il controllo per tutta la durata del match. Espirito Santo allora decide di cambiare qualcosa e i subentrati, complice la stanchezza che affiora nei padroni di casa, danno una svolta al gioco degli ospiti. Proprio Herrera e Corona sono i due più pericolosi. Il primo ci prova da fuori direttamente e ha sempre idee lucide per smarcare i propri compagni, il secondo addirittura arriva a un passo dal gol del pareggio, ma il suo tiro si ferma solo sul palo. Il finale è di sofferenza per il Leicester che però ottiene i tre punti e finisce tra gli applausi del suo pubblico. Ranieri sorride soddisfatto. La sua squadra gioca bene e con maturità. La stagione scorsa è stata storica e irripetibile, ma c'è un gruppo dalle grandi potenzialità: giovani come Musa e Amartey hanno un grande futuro davanti e vicino a Vardy ora c'è un altro fromboliere capace di integrarsi al meglio con l'inglese come Slimani. Il Porto si trova a un punto dopo due partite; ora c'è la doppia sfida con la matricola del girone, il Club Brugge, ma a vederlo così, crescono i rimpianti per l'uscita ai preliminari della Roma.

Tabellino e pagelle

Leicester 1-0 Porto: 25' Slimani
Leicester(4-4-2): Schmeichel 5,5; Hernandez 6, Huth 6, Morgan 5,5, Fuchs 6,5; Mahrez 7(88' Gray s.v.), Drinkwater 7, Amartey 6,5, Albrighton 5,5; Vardy 7, Slimani 7,5(81' King s.v.); Ranieri 7
Porto(4-3-3): Casillas 5,5; Layun 6,5, Felipe 5, Marcano 5,5, Telles 5; Andrè Andrè 5(62' Jota 6), Danilo 5,5, Oliver Torres 6(77' Corona 6,5); Andrian Lopez 5,5(62' Herrera 6,5), Andrè Silva 5,5, Otavio 6; Espirito Santo 6

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