Incredibile a Roma: rimonta, nubifragio, poi risolve Totti

Vista per voi

Pazza Roma! Quest'oggi abbiamo assistito ad una delle sfide più strane e spasmodiche del campionato. Da una parte la Sampdoria a punteggio pieno, dall'altra una Roma chiamata al riscatto dopo le figuracce col Porto e col Cagliari. Al fischio d'inizio (ore 15:00) all'Olimpico di Roma ci sono quasi 30 gradi ed un cielo grigiastro.
L'avvio è dei padroni di casa, che sbloccano dopo appena 8 minuti con la spizzata di testa di Salah grazie all'ottimo cross di Perotti. Ma la Roma è lontana da essere padrona, perchè i ragazzi di Giampaolo giocano bene e finalizzano le occasioni create: uno-due micidiale dei blucerchiati che rimontano con Muriel ('18) e col solito Quagliarella ('41).
Comincia a piovere intensamente a 10 minuti dalla pausa mentre la Roma è in completa balìa degli avversari. Durante l'intervallo imperversa un nubufragio fatto di acqua, grandine e tuoni. Il campo diventa subito impraticabile e la partita è sospesa. L'arbitro Giacomelli aspetta con pazienza e finalmente, finita la tempesta, si riprende a giocare alle ore 17.
Spalletti -che aveva schierato una squadra inguardabile soprattutto per gli stravolgimenti tattici della difesa- chiama Totti e Dzeko al posto di Perotti ed El Shaarawy e ne esce un'altra partita.
Il capitano giallorosso (40 anni tra pochi giorni) comincia il consueto show dispensando palloni meravigliosi per Dzeko e Salah. La Samp sparisce dal campo e crolla sotto i colpi del 10 che al '61 imbocca l'attaccante bosniaco con un cross al bacio. Sul 2-2 comincia un'altra partita ancora, la terza, che vede Viviano indossare i panni di superman e negare ai giallorossi la gioia della contro-rimonta. Di mano o di piede poco importa, perchè il portierone tiene a galla i compagni che a fine gara ritrovano anche la forza per affacciarsi in area avversaria impensierendo Szczesny.
La Roma è frettolosa ed imprecisa; i ritmi calano vistosamente negli ultimi minuti, ma quella che non cala è l'immensa classe di Francesco Totti che sembra essere un prediletto degli dèi del calcio: al '92 Dzeko porta palla in aera e trova un insperato calcio di rigore. A Roma rigore uguale Totti, e poco importa se Viviano sia in stato di grazia: fendente raso terra all'angolino destro e pubblico in delirio. Il ragazzo di Porta Metronia corre ancora una volta sotto la Sud ed il suo grido si unisce a quello delle migliaia di innamorati; non c'è più tempo, la partita finisce, la magia di Totti continua.
A cura di Gabriele Santese

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