La Lazio crea, il Milan vince

Vista per voi

Un buon compleanno. Può festeggiare con un sorriso anche San Siro che ha compiuto ben novanta anni in settimana per la vittoria del suo Milan. Forse lo stadio sognava un atmosfera e un contesto diversi per il suo genetliaco. Ha sempre avuto gusti raffinati e ora, da altero laudator temporis acti, ricorda e rimpiange i tempi dei bei tulipani olandesi.

E allora probabilmente Bacca non sarà il suo attaccante preferito lui che ne ha visti tanti, ma sicuramente uno dei più efficaci e capace in ogni momento di risolvere molti problemi. Anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. Come stava diventando la partita contro la Lazio prima che il colombiano ci mettesse lo zampino. Un gol dei suoi. Azione pericolosa dei biancocelesti con De Vrij che dopo aver recuperato palla va all'arrembaggio in avanti; l'azione è vanificata da un errore di controllo di Parolo che si fa scippare palla da Kucka: a quel punto senza neanche guardare lo sloveno cerca Bacca che è partito da solo verso la porta, contro il portiere, l'esordiente Strakosha battezzato senza pietà, come suo solito.
Vantaggio rossonero e rammarico biancoceleste sottolineato anche da Inzaghi a fine partita che nota come si era nel momento migliore della sua squadra. Una Lazio che aveva sorpreso tutti attaccando il Milan con un pressing molto offensivo e buone geometrie sulle fasce. Immobile apriva spazi con mestiere dove ci si infilavano Djordjevic(piuttosto deludente) e Milinkovic, pericoloso di testa. Lulic sulla sinistra godeva di buona libertà e ne approfittava con costanza. Tra i rossoneri era il solo Niang a battagliare con gli attentu difensori ospiti ritagliandosi lo spazio per un paio di conclusioni non eccessivamente pericolose. Tutto ciò, come detto, fino al gol del vantaggio di Bacca che cambia la partita. Il Milan riesce a tenere più palla e ad affondare i colpi. Bonaventura tenta dalla distanza e Strakosha rischia una clamorosa gaffe riparando sulla linea di porta; poi prima dell'intervallo altrettanto goffamente è Bastos a rischiare l'autorete. Nella ripresa il difensore non rientra in campo, come Djordjevic, rilevati da Keita e Anderson. La difesa rimane a tre con Basta che scala dietro, e la pericolosità almeno inizialmente aumenta. È Keita a provarci dal limite ma semza successo; i due subentrati se è vero che danno nuova linfa all'attacco della Lazio è anche vero che giocano troppo individualmente. Il Milan invece prova a chiudere la partita e una grande azione non viene chiusa solo per un clamoroso errore di Niang a porta vuota su assist di Calabria(cresciuto durante il match). Ma è ancora Niang che prova e riesce caparbiamente conquistandosi un rigore che lui stesso trasforma con freddezza.
A quel punto gli ospiti si disuniscono e perdono fiducia e grinta. I padroni di casa potrebbero straripare ma non lo fanno e rischiano sull'ultimo corner quando Immobile non trova la palla che sarebbe valsa almeno il gol della bandiera. Ma Inzaghi non può essere scontento di una Lazio che non ha demeritato, ma che è stata colpita nel suo momento migliore e si è abbattuta. La sostanza c'è, ora bisogna tirar fuori il carattere anche nelle situazioni più complicate. Quelle che risolve Bacca, arrivato al quinto centro stagionale. Porta tenuta inviolata per la seconda giornata di fila e nove punti in classifica la quale comincia quindi a sorridere: i problemi non sono certo finiti per Montella, ma vincere aiuta a lavorare più serenamente.

Tabellino e pagelle

Milan 2-0 Lazio: 37'Bacca, 74' Niang(rig.)
Milan(4-3-3): Donnarumma 6,5; Calabria 6,5, Paletta 7, Romagnoli 6,5, De Sciglio 6; Kucka 6,5, Montolivo 6,5, Bonaventura 5,5(83' Honda s.v.); Suso 5,5(68' Locatelli 6), Bacca 7,5(87' Gomez s.v.), Niang 6,5; Montella 6,5
Lazio(3-4-1-2): Strakosha 5,5; Bastos 5(46' Keità 6), De Vrij 6, Radu 5; Basta 6, Cataldi 6(77' Luis Alberto s.v.), Parolo 5, Lulic 6,5; Milinkovic 6; Djordjevic 4,5(46' Anderson 6), Immobile 6; Inzaghi 6

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