Le grandi sfide della serie A: la Roma alza i Toni

27/03/2010 Roma 2-1 Inter

Partita thrilling per un finale di campionato al cardiopalma. Roma-Inter già da anni sfida chiave del calcio italiano in tutte le competizioni(campionato, coppa Italia e supercoppa) nel 2010 raggiunge forse il culmine della rivalità e dell'importanza.

Questo per la posta in palio, uno scudetto più in bilico del solito, e per la forza delle due squadre(i nerazzurri di Mourinho vinsero la Champions, i giallorossi di Ranieri fecero una striscia vittoriosa di 20 partite). Quando l'Inter arriva nella capitale la serie A sta volgendo al termine: siamo alla trentunesima giornata e il distacco fra le due è di soli quattro punti, in favore degli ospiti. La Roma ci crede e sa che una vittoria riaprirebbe i giochi scudetto. I giocatori in campo non si nascondono: tutti vogliono vincere la partita. In particolare De Rossi che poco dopo il quarto d'ora raccoglie una palla che Julio Cesar si fa sfuggire e scarica in rete di prepotenza, in scivolata anticipando Samuel.
Ovviamente l'Inter non ci sta e si riversa in attacco. Milito prende un palo, ma anche i padroni di casa vogliono mettere al sicuro il risultato. Riise e Vucinic spaventano a più riprese gli avversari. Nel secondo tempo la sfida si accende ancora di più. Snejder conduce l'azione centralmente e trova un corridoio per Pandev a tu per tu con il portiere. Stoppato sul più bello, sulla respinta ancora Snejder crossa per Milito che non sbaglia. Ma i capitolini protestano: c'è un fuorigioco nettissimodi entrambi gli attaccanti non rilevato. Boccone amarissimo per gli uomini di Ranieri che però si spingono generosamente in attacco. E gli sforzi vengono premiati. Taddei fa partire un tiro al volo che Luca Toni, attaccante di scorta arrivato a gennaio, pesca dal suo repertorio uno dei suoi colpi preferiti: stop e tiro. In una frazione di secondo controlla la palla e tira di piatto: potente e preciso, nulla da fare, vantaggio Roma. E non è ancora finita perché il finale è palpitante con Mourinho che inserisce attaccanti a profusione e Julio Sergio che spranga la porta.
Ultimo brivido al 95' quando Milito sull'ultima opportunità del match spara sul palo la palla del pareggio da ottima posizione. L'entusiasmo giallorosso è incontenibile sul momento: le distanze si soni praticamente annullate rispetto ai rivali. La stagione avrà un epilogo altrettanto emozionante con il sorpasso della Roma e il controsorpasso interista che resisterà e porterà alla vittoria finale. Era l'Inter del triplete, una delle più forti di sempre. Squadra solida cinica e compatta, soprattutto lucida e pragmatica nei momenti chiave. Ma in novanta minuti nel calcio non c'è nulla di scontato. E quella partita, e quella Roma, ce lo hanno ricordato ancora una volta.

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