Tredicesima giornata in cinque punti

Palpitante e con tanti colpi di scena negli ultimi minuti, la tredicesima giornata va in archivio con la fuga decisa della Juventus e molta confusione dietro: chi saprà sciogliere questo ingarbugliato grappolo di squadre?
  1. Juve sempre più prima: si rischia di ripetersi, ma la verità è quella: la Juve va a un ritmo molto più elevato rispetto alle dirette concorrenti. Undici vittorie su tredici sono un ruolino di marcia impressionante. Contro il Pescara l'ostacolo è stato agevole, ma superato con autorità. Khedira, Mandzukic e Hernanes(che si è preso anche qualche applauso dal pubblico) sono stati i marcatori. E in più in campo non c'erano Dybala, Barzagli e Chiellini per infortunio, Marchisio, Buffon e Dani Alves per scelta tecnica. Con sei titolari fuori la Juventus ha vinto in scioltezza. E ora testa alla Champions dove sarà battaglia contro un grande Siviglia.
  2. Spettacolo nel derby fino alla fine: sarà pure in tono minore i derby più glamour d'Italia, ma in quanto a emozioni non è stato secondo a nessuno. Un pareggio per 2-2 con l'Inter che rimonta per due volte, l'ultima in pieno recupero. Pioli sbaglia alcune scelte come quella di Kondogbia, e quelle che azzecca sono sfortunate con l'infortunio di Medel, solido fino a quel momento. Suso fa il mattatore e segna un gol di sinistro e di destro e porta Montella vicinissimo al secondo posto in solitaria. Ma forse è più giusto così, perché l'Inter ha tenuto più palla, costruendo più palle gol. Grandi reti, giocate finalmente di qualità(anche da quel giovane promettentissimo che è Locatelli ed emozioni fino alla fine. In attesa di nuovi campioni d'Oriente ci si accontenta di quel che si ha. Che non è poco
  3. Un'altra grande cade a Bergamo: anche la Roma si impantana in quel di Bergamo contro l'Atalanta. Il fortino Atleti Azzurri d'Italia, già fatale a Inter e Napoli ha mietuto un 'altra vittima.
    Grande squadra nel primo tempo e spaurita nel secondo: così si fotografa la partita della squadra di Spalletti che ha subito la rimonta di quella di Gasperini. Il gollonzo di Caldara e la freddezza di Kessie dal dischetto sono le punte di un iceberg che nasconde  tanto lavoro e tanti talenti purissimi. Uno su tutti: Roberto Gagliardini, centrocampista totale, dal grande avvenire.
  4. Bagarre in zona Europa: la Juve è a +7 sulle più dirette inseguitrici; ma dietro c'è grande bagarre. Classifica alla mano ci sono 6(virtualmente 7, visto che la Fiorentina deve recuperare una partita) squadre raccolte in soli 4 punti. Roma e Milan sono appaiate a quota 26. Un solo punto dietro ci sono Atalanta e Lazio, vittoriosa in casa con il Genoa anche senza i gol di Immobile. Ci hanno infatti pensato Felipe Anderson, alla prima gioia stagionale, Biglia su rigore e Wallace.
    Un altro punto più sotto c'è il Napoli che è tornato alla vittoria in trasferta a Udine in concomitanza con il ritorno al gol di Insigne. Alcune difficoltà rimangono, ma il rientro di Albiol è una buona notizia, in attesa di trovare nuove soluzioni offensive. Chiudono il trenino il Torino, vittorioso nel finale contro il Crotone con un sempre più decisivo Belotti e la Fiorentina che si sbarazza con un secco 0-4 dell'Empoli con le reti di Ilicic e Bernardeschi.
  5. Quagliacento: festeggia e in che modo il centesimo gol in serie A Fabio Quagliarella. La Sampdoria sembrava spacciata a cinque minuti dalla fine e invece il suo gol ha ridato speranza per quella che è una delle rimonte più incredibili degli ultimi anni.
    La doppietta di Muriel ha completato il lavoro affondando sempre più il Sassuolo che, magra consolazione, può festeggiare i primi gol in serie A di Ricci e Ragusa. Vince il Chievo contro il Cagliari con un super gol di Gobbi, e anche il Bologna con un secco 3-1 contro il Palermo. Destro ritorna al gol, mentre la panchina di De Zerbi traballa pericolosamente

Le partite

Chievo 1-0 Cagliari
Udinese 1-2 Napoli
Juventus 3-0 Pescara
Sampdoria 3-2 Sassuolo
Bologna 3-1 Palermo
Crotone 0-2 Torino
Empoli 0-4 Fiorentina
Lazio 3-1 Genoa

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