Undicesima giornata in sette punti

La Juve che allunga, la Roma che accorcia il passo. L'Inter che perde nuovamente e la prima vittoria del Crotone. Ecco tutto riassunto in 7 punti
  1. Juve sempre più prima: come in un film. Arriva il Napoli a Torino per lo scontro diretto che può riavvicinare i partenopei ai bianconeri.
    Il primo tempo bloccato dice poco da entrambe le parti. Nel secondo il vantaggio di Bonucci viene recuperato da Callejon. Il Napoli fa paura ed emerge prepotentemente nel campo dove non ha mai raccolto neanche un punto. E qui c'è la zampata del campione. Di Higuain che chiude un triangolo con Ghoulam, ancora confuso dal suo cambio di maglia. La risolve lui così, come al solito. Come in un film.
  2. Roma bloccata dall'Empoli: la dura legge dell'ex colpisce anche la Roma. Ma nei toscani non si attua in un gol(perché ne hanno fatti solo 2 dall'inizio del campionato), ma con il portiere Skorupski. In prestito biennale proprio dai giallorossi, il polacco para tutto e da tutte le posizioni. I giallorossi rimangono a secco per la seconda volta in stagione e questa volta neanche Dzeko riesce a togliere le castagne dal fuoco. La Juve scivola a 4 punti, ma i capitolini rimangono l'antagonista più credibile.
  3. Milan e Lazio da podio: Montella e Simone Inzaghi; due giovani allenatori partiti con grande scetticismo(soprattutto nel caso dell'allenatore biancoceleste richiamato d'urgenza dopo che l'ingaggio di Bielsa era naufragato) ma che si stanno rivelando ottimi tecnici. Il primo ha concesso qualcosa in più al pragmatismo rispetto all'esperienza alla Fiorentina proponendo una squadra più coperta e intelligente. Non ruba l'occhio, ma si esalta in contropiede. Il secondo ha recuperato Keita e Anderson e trovato un Immobile in gran forma: il centravanti segna da 5 partite consecutive e fa sempre gol pesanti. Rimane per entrambe l'incognita credibilità, ma per ora funziona tutto.
  4. Inter sempre più giù:
    De Boer sembra spacciato e mentre scriviamo quest'articolo il destino sembra l'esonero per il tecnico olandese. L'Inter senza mezzi termini gioca male. Spenta e senza idee in avanti, fragile in difesa: tutto il contrario di una squadra che voglia aspirare a grandi traguardi. Un posto in Champions sembra veramente lontano. Prendere un traghettatore come Pioli e Leonardo vorrebbe dire ammettere di aver buttato un'altra stagione. E siamo appena ad ottobre. Peccato. La qualità ci sarebbe.
  5. Dammi la tua mano, sostituto: scoppiano ovunque casi diplomatici. Giocatori che vengono sostituiti e rifiutano di stringere la mano al proprio tecnico. Ha cominciato Insigne a Torino. Sarri lo leva dopo aver fatto un assist e lui al momento del cambio si rifugia in panchina scuro in volto. Le bacchettate dell'allenatore nel post partita sono più che giustificate. Prosegue Bacca che, dopo una gara tutt'altro che esaltante, rientrando in panchina non dà la mano a Montella.
    Finisce Eder che sostituito a Genova contro la Sampdoria scosta De Boer vistosamente. Umiltà, questa la parola chiave. Al di là di ogni retorica su quanto a ogni giocatore piaccia poco uscire, l'educazione va messa al primo posto. E lasciare il campo così rappresenta un'insubordinazione, una mancanza di rispetto verso l'allenatore, la squadra e il compagno che entra. Si vince e si perde uniti, e ciò non è tollerabile.
  6. A tutto Gasp: avevamo scritto della sfida tra Gasperini e Juric, allievo e maestro. Stravinta dal maestro. Il Genoa è arrivato a Bergamo probabilmente distratto dalla vittoria sul Milan e l'Atalanta ne ha approfittato. Una squadra che gioca bene, solida e pericolosa. Doppietta di Kurtic e un gol di Gomez. E stanno crescendo tanti giovani: da Caldara a Conti, da Gagliardini a Petagna. La zona Europa è lì e a Bergamo non si vuole smettere di sognare.
  7. Prime volte e altre amenità: l'undicesima giornata festeggia la prima vittoria del Crotone in serie A contro il Chievo salutata con entusiasmo da tutto lo Scida. Non riesce a "sgarfare" l'Udinese contro il Torino grazie a una perla di Ljajic, mentre De Zerbi rischia tantissimo dopo la sconfitta contro il Cagliari. Grandissima la doppietta di capitan Dessena al ritorno dopo il grave infortunio dell'anno scorso. Una storia bellissima a lieto fine come tante ne ha raccontate il Cagliari in questa stagione.

Le partite

Bologna 0-1 Fiorentina
Juventus 2-1 Napoli
Atalanta 3-0 Genoa
Crotone 2-0 Chievo
Empoli 0-0 Roma
Milan 1-0 Pescara
Udinese 2-2 Torino
Cagliari 2-1 Palermo

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