Diciottesima giornata in 4 punti

Va in archivio, semza deludere, il 2016 della serie A. L'aria natalizia ha inebriato alcuni giocatori che hanno replicato la pirotecnica giornata scorsa.
  1. Firenze ai piedi di Bernardeschi: in tribuna c'era Antognoni, in campo finalmente un toscano degno di portare il numero dieci viola. La partita è ovviamente bellissima perché entrambe squadre vogliono vincere e sono proiettate in avanti. Insigne la sblocca con una parabola perfetta, poi però Federico Bernardeschi sale in cattedra. Ed è fortunato nel trovare la deviazione sulla punizione del pareggio, preciso nel sinistro che vale il nuovo pareggio(dopo l'ottavo gol in tre partite di Mertens), visionario nel disegnare l'assist per il 3-2 di Mauro Zarate. Sembra tutto perfetto per la Fiorentina di Sousa, punita dall'ingenuità di Salcedo che provoca il rigore del tre pari siglato da Gabbiadini. Uno spot da oscar per il calcio italiano con due allenatori candidati a diventare fondamentali per la nazionale: Lorenzo Insigne e Federico Bermardeschi;
  2. Un Pioli alla volta: un gradino dopo l'altro l'Inter si sta riprendendo. I numeri dicono che è la terza vittoria consecutiva e in aggiunta senza subire reti. La partita racconta come la Lazio nel primo tempo sia andata molto più vicina al gol con uno scatenato Anderson, ma anche come nel secondo la convinzione dei nerazzurri sia stata vincente. Banega finalmente convincente ha aperto il match, Icardi lo ha sigillato. L'Inter ora ha una logica e sa stare in campo. In attesa della prova della continuità, non è poco;
  3. Riparte la Roma: il Chievo è spesso stata una vera spina nel fianco dei giallorossi negli ultimi anni. Ancor di più lo avranno pensato i tifosi romanisti al momento del gol di De Guzman che ha portato in vantaggio i clivensi. Ma El Shaarawi ha rischiarato il cielo sopra l'Olimpico con una grande punizione e si è reso decisivo nella rete del sorpasso di Dzeko.
    Poi Perotti nel finale ha chiuso la contesa su rigore. La Roma dopo lo stop di Torino è ripartita e non era banale. Ora c'è la sosta a cui la squadra di Spalletti arriva seconda con 3 punti di vantaggio sul Napoli;
  4. Beata gioventù: ancora tanti gol giovani e azzurri in serie A. Detto già di Bernardeschi e Insigne, a completare un futuribile reparto d'attacco c'è il solito Belotti che contro il Genoa segna il gol che riporta il Torino alla vittoria dopo 3 sconfitte. Nella stessa partita esordisce Lorenzo Pellagri, 15 anni, classe 2001, il più giovane dai tempi di Amedeo Amadei: complimenti. Il Sassuolo incappa in un'altra sconfitta subendo la rimonta del Cagliari, da 1-3 a 4-3, ma ancora si mette in mostra Pellegrini, appena ventenne, ma già un centrocampista dai grandi tempi di inserimento e con una bella progressione palla al piede.
    Nel tabellino dei marcatori compaiono anche due novità come D'Alessandro dell'Atalanta, chissà che sia la volta buona per sbocciare, che dà il successo alla dea contro l'Empoli e Biraghi che a tempo scaduto realizza il rigore del pareggio a Palermo. I rossonero grazie alla grande accelerazione di Quaison già sentivano la vittoria in tasca, ma questi due punti persi possono diventare una pesante mazzata.

Le partite

Atalanta 2-1 Empoli
Inter 3-0 Lazio
Cagliari 4-2 Sassuolo
Fiorentina 3-3 Napoli
Palermo 1-1 Pescara
Roma 3-1 Chievo
Sampdoria 0-0 Udinese
Torino 1-0 Genoa

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