Brilla ancora la Juve da Champions: è finale a Cardiff

Vista per voi

Il finale è un coro unico che invoca Cardiff, Cardiff. La capitale gallese, sede della finale della Champions League è la città alla fine dell'arcobaleno dove per la Juve può esserci la tanto ricercata pentola d'oro.

Tutto lo stadio invoca il nome di Cardiff negli ultimi minuti. Ma solo lo stadio, perché in campo o in panchina chi accennava a un gesto di esultanza o di vittoria veniva redarguito aspramente da Allegri, il condottiero di quest'armata. Il tecnico livornese ancora una volta ha messo in campo una squadra a sua immagine e somiglianza: attenta, concentrata e tecnica. I tenori sono sempre 5, ma al posto di Cuadrado viene riproposto Dani Alves, alfiere di coppa con l'esperienza giusta per giocare in notti come queste. Barzagli è in difesa per uno schieramento che sembra un 3-4-2-1, ma in realtà e camaleontico e asimmetrico. Risponde Jardim con Mbappe spostato sulla sinistra per dar fastidio proprio a Barzagli e Bernardo Silva tra le linee.
E proprio all'inizio lo spauracchio francese prende un palo dopo un rimpallo, ma è in fuorigioco. I primi minuti sono di assestamento perché la Juve non si aspetta forse il gran pressing dei monegaschi e commette molti errori. Un altro campanello d'allarme arriva dal centrocampo perché Khedira si fa male ed esce subito, sostituito da Marchisio. Ma dopo i primi 15 minuti i bianconeri trovano più spazi soprattutto fra le linee sfruttando la qualità di Dybala e Pjanic in particolare. Mandzukic è il terminale per i palloni alti che contende sempre con successo a Raggi e così l'azione si sviluppa fluida ed efficace. Così in pochi minuti Higuain, Mandzukic e Pjanic si trovano a tu per tu con Subasic che però è sempre miracoloso. Anche Buffon è provvidenziale dall'altra parte su Falcao prima che i suoi in avanti trovino il varco giusto. Ancora una volta a far scattare la scintilla ci pensa Dani Alves che dalla destra mette in mezzo un pallone interessantissimo che Madzukic schiaccia addosso a Subasic; sulla respinta però il gol è cosa fatta. La qualità del centrocampo si fa vedere e il Monaco soffre: Higuain ha un'altra chance, poi Dybala tergiversa troppo davanti a Subasic che è miracoloso. Ma sull'angolo che ne consegue Dani Alves raccoglie una respinta alta dello stesso portiere e scarica di destro nell'angolino per uno dei gol più belli di tutta la competizione. Il primo tempo finisce così e il secondo non cambia per l'impostazione. Il Monaco tira i remi in barca e la Juve controlla con il possesso palla. Fabinho entra per Mendy, mentre Allegri concede riposo a Dybala. Mbappe dopo più di un'ora di anonimato sbuca fuori a venti minuti dal termine e da pochi passi insacca dimezzando lo svantaggio. Serpeggia un po' di tensione con il Monaco che non vuole quantomeno perdere. Ma in realtà l'unico vero brivido è quello corso per Higuain che si accascia al suolo dopo essere stato vigliaccamente calpestato da Glik che non viene punito. Si accendono anche gli animi, ma tutto rimane nella norma perché un cartellino rosso vorrebbe dire saltare la finale.
Dove arriverà al Juve con tutti gli effettivi(tranne gli infortunati, ovviamente). Si arriva all'atto finale e mai con così tanta convinzione. Se sarà Real(più probabile) o Atletico lo si scoprirà stasera. Ma i bianconeri possono non avere paura di nessuno: a Cardiff c'è una pentola d'oro, come nelle migliori fiabe, da andare a prendere.

Tabellino e pagelle

Juventus 2-1 Monaco: 33' Mandzukic, 44' Dani Alves, 68' Mbappe
Juventus(3-4-2-1): Buffon 7; Barzagli 7(85' Benatia s.v.), Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Dani Alves 7,5, Pjanic 7, Khedira s.v.(11' Marchisio 6,5), Alex Sandro 6; Mandzukic 7, Dybala 7(54' Cuadrado 6); Higuain 6,5; Allegri 7,5
Monaco(4-4-2): Subasic 7; Raggi 5, Glik 4,5, Jemerson 4,5, Sidibe 5,5; Bernardo Silva 5,5(69' Lemar 6), Bakayoko 6(78' German s.v.), Moutinho 5, Mendy 5(54' Fabinho 6); Falcao 5,5, Mbappe 6; Jardim 5,5

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