La semifinale della Juve, la notte del Pipita

Vista per voi

Novanta minuti per replicare a tutte le critiche piovute addosso per una Champions finora sotto le attese dal punto di vista realizzativo, una semifinale conquistata con un gol per tempo per sbloccarsi definitivamente in Europa e lanciare i bianconeri verso un'altra finale.
C'è tanto di Higuain, della sua rabbia e del suo istinto da goleador nella vittoria di questa Juve, corsara nel principato di Monaco. Ma c'è anche tanto di Allegri che apporta alla sua squadra alcune piccole, ma sostanziali modifiche per adattarsi meglio all'avversario: Marchisio al posto dello squalificato Khedira e Barzagli al posto di Cuadrado con l'avanzamento di Dani Alves sulla tre quarti. In questo modo in attacco il centrale italiano premette al brasiliano più libertà offensiva, mentre in difesa il temuto duo Falcao-Mbappe viene tenuto in superiorità numerica, in particolar modo quando il Monaco riparte in velocità. E all'inizio i monegaschi tentano di sfruttare quest'arma visto che lasciano spazio alla Juve per avanzare e per giocare non pressando. Sulla destra l'adattato Dirar ha non pochi problemi a contenere Mandzukic e Alex Sandro anche perché Bernardo Silva non lo aiuta: il gioco passa di lì e nel primo quarto d'ora, anche se non ci sono vere e proprie palle gol gli ospiti tengono il pallino del gioco.
Poi Mbappe si accende e serve un grande Buffon per evitare che il suo tocco furbo vada in porta. È l'inizio di un momento difficile per Marchisio e compagni che soffrono la pressione monegasca e rischiano con il colpo di testa di Falcao. Ma la Juve sa come uscirne alla grande: azione splendida con due colpi di tacco di Dybala e di Dani Alves che ridà così palla a Higuain che è letale nei 16 metri e non perdona. Un vantaggio di capitale importanza che viene mantenuto fino all'intervallo. Nel secondo tempo i bianconeri capiscono di avere un prezioso vantaggio da custodire e coprono tutti gli spazi. Mbappe è però il più attivo e appena ha spazio punta e salta gli avversari anche se i compagni non lo supportano adeguatamente. Le squadre si allungano e ci sono più occasioni, il Monaco verticalizzando e la Juve recuperando palloni in zone avanzate. Marchisio si divora un gol a tu per tu  con Subasic dopo aver ripreso palla sui 30 metri. Una prova del raddoppio di Higuain: un gol che nasce dal recupero di Dybala che serve Dani Alves che manda in porta per la seconda volta il Pipita che ringrazia e si prende la scena. Sull'onda dell'entusiasmo i bianconeri cercano il tris ma non lo trovano. Ma dall'altra parte gli sforzi francesi vengono frustrati sia da un'ottima organizzazione difensiva, sia da un superlativo Buffon. Non sono certo novità, ma il portierone juventino si supera su German di testa in una parata che ricorda quella del 2006 su Zidane. Non c'è bisogno invece di scomodare paragoni illustri per Higuain. La sua è stata la partita che serviva, soprattutto a sé stesso. Ed è stata una partita incastonata in un ottima prova di gruppo: il Monaco non aveva ancora perso in casa quest'anno; ma la Juve ha tirato fuori una prova di personalità e qualità.
Ha attaccato nel primo tempo con coraggio, ma senza scoprirsi e si è difesa con giudizio nella ripresa. Mbappe e Falcao sono stati limitati al minimo e in avanti la mossa Dani Alves ha pagato. Una notte perfetta che però deve essere completata dalla partita di ritorno. Ma con un Pipita così, tutto sembra possibile.

Tabellino e pagelle

Monaco 0-2 Juventus: 29'-59' Higuain
Monaco(4-4-2): Subasic 5,5; Dirar 5, Jemerson 5,5, Glik 5,5, Sidibe 5; Bernardo Silva 5(82' Tourè s.v.), Bakayoko 5(68' Moutinho 5,5), Fabinho 5, Lemar 5,5(68' German 6); Mbappe 6,5, Falcao 5,5; Jardim 5
Juventus(4-2-3-1): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5, Alex Sandro 6; Marchisio 6,5(86' Lemina s.v.), Pjanic 6,5(81' Rincon s.v.); Dani Alves 7, Dybala 7, Mandzukic 6,5; Higuain 7,5(76' Cuadrado s.v.); Allegri 7,5

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