Supercoppa italiana: finale thrilling ma vince meritatamente la Lazio

Vista per voi

Un finale thrilling non cambia 80 minuti di calcio in cui la Lazio aveva meritato il successo e la Supercoppa italiana. Per cui il gol di Murgia, arrivato all'ultimo respiro, e una manciata di secondi dopo il rigore del pareggio di Dybala ha reso il tutto più epico, più indimenticabile per la tifoseria biancoceleste.

Per la prima gara della nuova stagione i due mister non cambiano molto. Allegri rispetto a dove aveva finito, la maledetta notte di Cardiff, sceglie Benatia(e non Rugani) e Cuadrado al posto dei partenti Alves e Bonucci; Simone Inzaghi dal canto suo inserisce Lucas Leiva(anche fisicamente simile a Biglia) in mezzo al campo con Luis Alberto e Milinkovic a sparigliare le carte sulla trequarti. La Juve parte bene con Alex Sandro che crea la prima colossale occasione, sventata solo da Strakosha miracoloso su Cuadrado da due passi; le prime fasi danno ragione ai bianconeri che pressano e rimangono alti dando l'impressione di star bene fisicamente. Ma col passare dei minuti la Lazio si scioglie, prende campo e fiducia e la manovra da farraginosa diventa più ficcante. Lulic prende possesso della fascia sinistra e, approfittando della serata storta di Cuadrado, imperversa sulla corsia di competenza creando diversi pericoli.
Luis Alberto con il suo passo cadenzato, invece, impone il suo ritmo non alto, ma che governa bene. I molti errori della Juve in fase di impostazione, poi, completano il quadro di un primo tempo che scivola rapidamente di mano ai campioni d'Italia. Non stupisce perciò, date le premesse, il buco difensivo nel quale si invola Immobile che si conquista un calcio di rigore che trasforma, alla mezz'ora. La Juve rischia di sbandare e Buffon è provvidenziale questa volta su Basta, arrivato a tu per tu con l'estremo difensore. Il secondo tempo non cambia il volto della gara con la Juve che è in difficoltà dal punto di vista fisico e mentale. Non c'è coordinazione tra i reparti, soprattutto tra centrocampo e attacco con Higuain che è lasciato troppo solo al suo destino(che però lo stesso Pipita non sembra avere la forza di cambiare). La Lazio sente che è il momento di affondare e lo fa con le sue armi più affilate: azioni rapide e veloci. Al 55' su cross di Parolo, Immobile, il più basso in area di rigore, svetta su tutti e realizza il gol del raddoppio. Un gol che indirizza pesantemente il corso di una gara che è in totale controllo biancoceleste. Allegri prova a correre ai ripari inserendo prima De Sciglio e Douglas Costa e poi Bernardeschi per degli irriconoscibili Benatia, Cuadrado e Mandzukic. Il brasiliano neo-arrivato cerca di far cambiare marcia ai suoi e pur predicando nel deserto in diverse occasioni, produce spunti interessanti che degli attaccanti più svegli avrebbero certo convertito in rete. La Lazio si chiude in difesa, invece, e accusa la stanchezza e i crampi. Ne rimangono vittime Radu, Immobile e Leiva. I biancocelesti stringono i denti, ma quando sembra che il peggio sia passato, ecco che una punizione da grande distanza calciata da Dybala si infila nell'angolino e riapre i giochi. La spinta della Juve riprende vigore e proprio allo scadere del tempo regolamentare, un'incursione di Alex Sandro provoca un rigore che ancora Dybala trasforma. Rimonta incredibile della Juve e Lazio con il morale a terra. E ci si aspetterebbe dei supplementari combattuti, con i bianconeri in vantaggio psicologico. Ma il destino ha in serbo altri piani: Jordan Lukaku galoppa sulla fascia e supera in scioltezza De Sciglio; il cross basso e arretrato è un invito troppo goloso per il neo entrato Murgia che insacca il gol della vittoria in una serata che non dimenticherà facilmente.

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Alla fine di 10 minuti pazzeschi in cui ci sono stati rimonte e nuovi sorpassi, non cambia il risultato maturato, giustamente, nei precedenti 80 minuti in cui la Lazio ha meritato la vittoria. La squadra di Simone Inzaghi senza Biglia e Keita(uno partito e l'altro quasi), Anderson infortunato e Bastos squalificato, ha dato prova di compattezza e ordine, ricalcando fedelmente le migliori prove della scorsa annata. La difesa ha retto bene, il centrocampo anche, mentre Luis Alberto si è dimostrato subito una piacevole sorpresa(e ha un bel piede). Male la Juve nella quale si salva il carattere, qualche giocata di Dybala e l'ingresso di Douglas Costa. Allegri, se non ci saranno altri innesti, dovrà inventarsi qualcosa a livello di modulo e schemi per trovare una nuova quadratura del cerchio. Ma non si devono fare drammi in casa bianconera: è stata la prima prova di una stagione che sarà lunga e molto più insidiosa delle precedenti. Insidiosa come la Lazio che si prende la scena: e se qualcuno aveva dimenticato di metterla tra le pretendenti a uno dei primi quattro posti, dopo questa sera si dovrà ricredere.

Tabellino e pagelle

Juventus 2-3 Lazio: 32'-54' Immobile, 85' 91' Dybala, 93' Murgia
Juventus(4-2-3-1): Buffon 6,5; Barzagli 5,5, Benatia 5(56' De Sciglio 5), Chiellini 6, Alex Sandro 6,5; Khedira 5, Pjanic 5; Cuadrado 5(56' Douglas Costa 6,5), Dybala 7, Mandzukic 5(72' Bernardeschi 6); Higuain 5; Allegri 5
Lazio(3-4-2-1): Strakosha 7; Wallace 6,5, De Vrij 6,5, Radu 6; Basta 6,5(74' Marusic 5,5), Parolo 6,5, Lucas Leiva 6,5(80' Murgia 7), Lulic 7(74' Lukaku 6,5); Luis Alberto 7, Milinkvic Savic 7; Immobile 8; Inzaghi 7,5

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