Impresa sfiorata

Vista per voi

Al termine di una settimana scandita dalla simpaticissima campagna di avvicinamento dei social media manager all'ottavo di coppa Italia, il Pordenon si presentava a San Siro senza troppe pretese e aspirazioni contro la prima della classe in serie A(confermata dopo l'incredibile serie di 0-0 dell'ultimo turno di campionato).
Se non quello di godersi giustamente la possibilità di giocare la partita più importante nella storia di un club che non è mai neanche stato, come ricordato ironicamente in settimana sugli stessi account ufficiali della società, in serie B.

Così per la prima alla scala del calcio Colucci sceglie di premiare i suoi giocatori migliori, tra cui spiccano Misuraca e Berrettoni, ex discrete speranze dei vivai di Palermo e Lazio,schierati con il consueto albero di Natale; Spalletti invece opta per un ampio turnover dando una chance importante a Karamoh, Cancelo, Pinamonti e Dalbert.
Ma il Pordenone non soffre il cosiddetto miedo escenico e subito si propone con personalità facendo girare palla in difesa senza buttarla via. In particolare sorprendono gli automatismi ben consolidati dei ramarri che si muovono molto, e in maniera coordinata, senza palla. Tra i nerazzurri Karamoh è il più volenteroso ma è spesso impreciso(e nel corso del primo tempo sciupa due occasioni da gol); il resto della squadra fatica a trovare un modo per impensierire una retroguardia ospite attentissima. Un brivido percorre la schiena dei tifosi di casa accorsi a San Siro quando Magnaghi in una frazione di secondo si gira e calcia in maniera violenta sul palo dal limite dell'area di rigore.



via GIPHY


L'occasione è la più ghiotta di un primo tempo in cui l'Inter sembra crescere nel finale. E la maggior foga agonistica alla ricerca del vantaggio si palesa anche a inizio secondo tempo quando l'ingresso di Brozovic, al posto di uno spaesato Pinamonti, sembra poter oliare a dovere i meccanismi dei nerazzurri. Dopo pochi minuti è proprio il croato ad andare vicinissimo al gol sprecando un rigore in movimento dall'interno dell'area di rigore. Ma ad andare molto vicino al gol è ancora il Pordenone con Saint Maza che, dall'interno dell'area di rigore, fa partire un diagonale che sfiora il palo. L'ingresso di Perisic, unito alla crescita di Cancelo sull'out di destra, rende ancor più monotematica la manovra interista che passa praticamente solo sulle fasce. I due esterni, in coppia, producono ben 16 cross(e Perisic entra solo al 68'), ma fino all'80 manca chi li possa sfruttare a dovere.
Classifica dei cross della partita(screenshot dal sito ufficiale serie A TIM)

Spalletti allora gioca anche la carta Icardi per provare a sbloccare il risultato ma si va ai supplementari. In 30 intensi minuti di assalto al fortino friulano, però, l'Inter non trova il gol del vantaggio. Il Pordenone finisce le energie per risalire il campo e l'ingresso di Ciurria non è che un palliativo. la difesa resiste anche grazie al portiere Perilli per 120' e si arriva così ai calci di rigore. Che rimangono thriller con sorpassi e controsorpassi. Padelli e Perilli si esaltano respingendo diverse conclusioni, ma alla fine è decisivo il rigore calciato da Nagatomo(il settimo) per mettere fine al match e far passare l'Inter. Impresa sfiorata per il Pordenone di Colucci che però non può veramente rammaricarsi: i suoi giocatori hanno dato prova di grande compattezza e seguito le sue direttive alla perfezione. Lungi dal voler fare una partita prettamente difensiva, i ramarri hanno provato ad attaccare mettendo in mostra automatismi ben consolidati da passaggi di prima, veli e fitte ragnatele di passaggio.
Per l'Inter, invece, di buono c'è il passaggio del turno. Ma le difficoltà incontrate sono un chiaro segnale a Spalletti di come le riserve dei titolarissimi non rendano a dovere se chiamate in causa. Dalbert rimane un oggetto misterioso, Pinamonti fuori dal gioco; a salvarsi, tra le seconde linee, c'è Cancelo che ha disputato una buona gara in crescita. Ma da esterno d'attacco più che da terzino, il ruolo per cui era stato preso.

Tabellino e pagelle

Inter 0-0(5-4 d.c.r.)Pordenone
Inter(4-2-3-1): Padelli 7,5; Nagatomo 6, Skriniar 5,5, Ranocchia 5,5, Dalbert 5(80' Icardi 5,5); Gagliardini 6, Vecino 6,5; Cancelo 6,5, Eder 5, Karamoh 6(67' Perisic 6,5); Pinamonti 5(46' Brozovic 5,5); Spalletti 5,5
Pordenone(4-3-2-1): Perilli 7,5; Formiconi 6,5, Bassoli 6,5, Stefani 7, Nunzella 7(117' Parodi 5,5); Misuraca 6,5, Burrai 6, Lulli 6,5; Berrettoni 7(97' Ciurria 6), Saintz Maza 6(79' De Agostini 6); Magnaghi 7; Colucci 7

Commenti