Ricominciare a correre

La coincidenza è stata più che storica nella scorsa giornata: era dalla stagione 1965/66, infatti, che Inter, Juventus, Napoli e Roma non pareggiavano nello stesso turno.


Una statistica, riportata da Opta sports, che si arricchisce della particolarità dei risultati nelle partite in programma nel turno scorso: Juve-Inter, Chievo-Roma e Napoli-Fiorentina sono terminate tutte per 0-0 nonostante permettessero gol(lo spettacolo c'è stato ed è stato inversamente proporzionale al numero delle reti segnate). La necessità di ricominciare a correre è quindi doppia.
Una necessità più che mai impellente per il Napoli che, nelle ultime due gare di campionato, ha raccolto solo un punto e segnato nessun gol. Gli azzurri hanno rallentato e da inizio novembre hanno vinto soltanto due gare in campionato, oltre all'eliminazione in Champions che, seppure non fosse l'obbiettivo principale del club, ha contribuito a minare alcune certezze. Soprattutto la squadra ha dimistrato di non aver assorbito a dovere le assenze di Ghoulam(che sarà ancora lunga) e di Insigne(sulla via del recupero) con le seconde linee che hanno dimostrato ancora di non essere ben integrate nel gioco di Sarri. Contro il Torino è indispensabile tornare a vincere. L'anno scorso, a Napoli però, finì, curiosamente sempre a metà dicembre, con una goleada azzurra condita da ben 4 gol di Mertens(l'ultimo un capolavoro di rara bellezza). Il belga deve ritrovare il gol che manca dal 29 ottobre nella sfida interna contro il Sassuolo. Di fronte però ci sarà un Torino tornato con 3 punti, pur se pieni di polemiche, dell'Olimpico di Roma, ma con un Belotti ancora a secco che vuole tornare a gonfiare la rete, che vuole anche lui ricominciare a correre.
 
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Ad anticipare il Napoli ci sarà però la capolista. L'Inter, ancora imbattuta, per la prima volta in stagione è rimasta a secco di realizzazioni per due gare di fila(oltre alla gara dello Juventus Stadium, anche il Pordenone è riuscito a far rimanere la porta inviolata per ben 120 minuti negli ottavi di coppa Italia). Spalletti si è assunto la colpa della formazione troppo sperimentale e con troppe seconde linee scesa in campo mercoledì ed è pronto a riproporre i titolari per superare l'Udinese di Oddo che, nelle ultime settimane, ha già ripreso a correre. Dall'insediamento del nuovo tecnico, i friulani hanno disputato 4 gare(3 di campionato e 1 di coppa Italia) con 3 vittorie e 1 sconfitta di misura(contro il Napoli). Lo score parla inoltre di 14 gol segnati e 3 subiti: numeri che mostrano come l'allenatore ex Pescara abbia rivitalizzato i bianconeri e ritrovato quel Kevin Lasagna che, a San Siro, due anni fa fece disperare i tifosi nerazzurri con un gol nel finale di partita.


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In serata ci sarà spazio poi alla Roma che, dopo il pareggio a Verona, contro il Chievo, affronta in casa il Cagliari. Di Francesco ha dichiarato che non bisogna fare calcoli pensando alla Juve, ma Nainggolan, diffidato, potrebbe andare in panchina e lasciar spazio all'ottimo Pellegrini. Dopo le grandi parate di Sorrentino, migliore in campo della scorsa partita, i giallorossi vogliono tornare alla vittoria e magari Dzeko al gol; una rete trovata una volta sola nelle ultime 9 gare. Potrebbe giovare l'accoppiata con Schick con il ceco che, partendo dalla fascia, accosterebbe il bosniaco al centro dell'area di di rigore costituendo una seria minaccia aerea per gli avversari(entrambi superano il metro e 90 di altezza).
Infine nel pomeriggio di domenica sarà la volta della Juve che andrà a Bologna. I bianconeri non sono riusciti a far capitolare l'Inter nonostante un bel secondo tempo nel quale gli uomini di Allegri sono andati a più riprese vicini alla marcatura. La Juve è però in crescita nell'ultimo mese e la vittoria a Napoli, unita alla qualificazione in Champions, ha dato ancor più fiducia a una squadra che deve però terminare un mese cruciale per la propria stagione con lo scontro diretto contro la Roma sabato prossimo. Sarà una partita importante per Dybala, punzecchiato e stimolato da Nedved in settimana: l'argentino deve tornare a giocare come sa fare e il Dall'Ara potrebbe essere il palcoscenico più adatto per lui.
Il comun denominatore per tutte e quattro le prime della classe è però la necessità di vincere, di fare l'ultimo sforzo prima di Natale.

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