Solidità ritrovata

Ritrovare la solidità. Quella che, molti dicevano, non ci sarebbe stata nel post-Bonucci. Quella che, effettivamente, non era così inscalfibile nella prima parte dell'anno. Quella che aveva contraddistinto la Juventus nei sei scudetti precedenti.
Chiellini e Buffon: due pilastri della Juve(fonte foto: pagina facebook Giorgio Chiellini)

A vedere i numeri, infatti, si resta stupiti dalla quantità di gol presi quest'anno:19 reti subite(14 in campionato, mentre 5 in Champions League), mentre, allo stesso punto della stagione, erano 16(14 in campionato a 2 in Champions League). Numeri che adesso sono approssimativamente appaiati perché, nell'ultimo mese, nessuno dei portiere bianconeri ha dovuto raccogliere un solo pallone in fondo alla rete. E diversi sono i fattori di questa solidità ritrovata della retroguardia campione d'Italia. Il primo è senza dubbio quello riguardante la forma fisica. La Juve, e le squadre di Allegri in generale, preferisce partire lentamente per poi accelerare inesorabilmente nel corso dell'annata. Per essere freschi e al meglio della condizione nei momenti cruciali in primavera, è ovvio che si possa concedere qualcosa prima, a inizio anno. La brillantezza mancante, infatti, ai vari Benatia, Alex Sandro e Barzagli ora ha lasciato il posto alle sicurezze di sempre.
Fonte foto; pagina facebook Mehdi Benatia
Ma la fase difensiva non riguarda solamente i difensori e quindi la squadra si giova di una forma fisica complessivamente migliore anche del centrocampo con Pjanic e Marchisio che hanno smaltito diversi problemi muscolari e Khedira finalmente tornato su buoni livelli. Di capitale importanza è poi la qualità degli interpreti a disposizione di Massimiliano Allegri. Il pacchetto di difensori centrali è di livello europeo. Bonucci è uno straordinario difensore, con un piede educatissimo da regista, ma come marcatori Benatia e Chiellini sono più aggressivi ed efficaci: se il centrale italiano sta disputando un'ottima stagione, pur con tutti i suoi problemi, il marocchino è diventato una colonna portante con il suo senso dell'anticipo sugli attaccanti avversari(senza sbavature le prestazioni contro Suarez, Mertens e Icardi). Barzagli rappresenta la solita garanzia, nonostante la sua età non più verde, e anche Rugani sta trovando più spazio(anche se Allegri, in diverse partite importanti, gli ha preferito gente più esperta). Ultimamente ci sono sorrisi anche sulle fasce dove Alex Sandro ha dato segnali incoraggianti, Asamoah è sempre affidabile, mentre De Sciglio sembra un giocatore ritrovato.
Fonte foto: pagina facebook Mattia De Sciglio
Buon ultimo a riportare la solidità alla Juventus ha concorso sicuramente anche il nuovo modulo: il 4-3-3 disegnato dopo il ritorno dall'infermeria di diversi centrocampisti(Pjanic e Marchisio su tutti) ha permesso alla difesa di essere più coperta, soprattutto nella zona centrale. L'aspetto tattico è forse quello più sottovalutato ma rappresenta una componente importante nell'economia del gioco. Importante per ritrovare una solidità, ormai marchio di fabbrica della corazzata bianconera. Ammesso che si fosse mai persa.

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