Derby d'Italia: Perisic e Icardi rimontano la Juve

Vista per voi

Serviva la svolta. L'Inter non ha passato una bella settimana, tra qualche polemica e risultati decisamente negativi, tra i carneadi dell'Hapoel che banchettavano a San Siro e la corazzata Juve fuori le porte a far paura. Doveva essere il punto di non ritorno, ma potrebbe essere la spinta verso l'alto. E probabilmente aver incontrato i bianconeri ha portato a dare tutto in campo. Già si era capito dai primi minuti con i nerazzurri a pressare altissimi e a costringere gli avversari a buttare palla.


Joao Mario e Banega a inventare e Icardi ed Eder a lottare contro la difesa bianconera che perdeva Benatia prima della mezz'ora. Poco prima si era segnalato Eder per un destro di poco a lato sul primo palo. Il buon ritmo non era però corroborato da palle gol clamorose per l'attenzione delle rispettive retroguardie e diversi errori in fase di rifinitura. Ma bastava poco per far accendere la partita. Prima Khedira all'interno dell'area piccola completamente da solo sciupava un occasione enorme regalando palla ad Handanovic e poi sul ribaltamento di fronte era Icardi a tenere palla contro Chiellini e Bonucci e a concludere a giro scheggiando il palo alla sinistra di Buffon. Lampi appunto, come quello di Pjanic al tramonto della frazione con sfera di poco a lato. Sicuramente più vivace diventava il secondo tempo con l'Inter definitivamente sciolta a comandare le operazioni riversandosi nella metà campo ospite.
Perché, sebbene Allegri si sgolasse, i suoi non riuscivamo a uscire sbagliando troppi tocchi in disimpegno o nelle ripartenze. Candreva tentava poco dopo l'ora di gioco un tiro al volo che andava di poco fuori(avrebbe fatto esplodere lo stadio). Ma come spesso accade in queste situazioni, proprio quando sembrava maturo il vantaggio nerazzurro, ecco che la Juve passava. Sfondamento di Alex Sandro sulla sinistra e cross basso in mezzo dove ad attenderlo c'era Lichtsteiner, il terzino che in estate poteva arrivare all'Inter, alla prima gioia stagionale. E qua il match, che tante volte andava in discesa per i campioni d'Italia, intelligenti a gestire e mantenere il vantaggio, cambiava. E nel giro di pochissimo. Su calcio d'angolo Icardi metteva dentro il quarto gol stagionale, il terzo subito dalla Juve su calcio piazzato. E se il punteggio tornava in equilibrio, psicologicamente i padroni di casa erano superiori, trascinati da un pubblico finalmente contento di veder giocare bene la propria squadra. De Boer metteva mano alla panchina decidendo di far entrare Perisic. Il quale lo ripagava prontamente sfruttando uno stupendo assist di esterno di Icardi e insaccando di testa nell'angolino. La partita si faceva stupenda. Higuain appena entrato sfiorava il pareggio con una girata di testa che si perdeva a lato per centimetri, Pjanic scompigliava la traversa su punizione e Perisic ancora cercava il terzo gol, costringendo Buffon a metterci i pugni. Nel finale concitato c'era spazio per l'espulsione di Banega e delle proteste juventine per un contattp in area di rigore. Nulla però che cambiasse ulteriormente il risultato. Alla fine forse il più giusto alla luce di quello che si è visto in campo. La qualità che mancava all'Inter l'anno scorso ora c'è e si è notato a centrocampo e sulla trequarti. Con Candreva ed Eder ci sono anche tante soluzioni sulle fasce, mentre Icardi oltre a segnare a raffica sembra inserito negli schemi di gioco.
Fatica la Juve invece. Sbaglia l'approccio alla gara e va in difficoltà se pressata alta. Ad Allegri si può imputare troppa prudenza e un atteggiamento conservativo, più che di aver tenuto in panchina Higuain per settanta minuti; al suo posto c'era Mandzukic, attaccante di grande spessore. Una rondine non fa primavera, ma una vittoria, soprattutto se ottenuta così in rimonta, può far guadagnare molta autostima. Serviva una svolta, e svolta è stata.

Tabellino e pagelle

Inter 2-1 Juventus: 66' Lichtsteiner, 68' Icardi, 78' Perisic
Inter(4-3-3): Handanovic 6; D'Ambrosio 5,5, Murillo 6,5, Miranda 7, Santon 5(79' Miangue s.v.); Medel 6,5(76' Melo 6), Banega 6,5, Joao Mario 6,5; Candreva 6,5, Icardi 7,5, Eder 6,5(70' Perisic 7); De Boer 7
Juventus(3-5-2): Buffon 6; Benatia 6(26' Barzagli 5,5), Bonucci 5,5, Chiellini 5,5(80' Pjaca s.v.); Lichtsteiner 6,5, Khedira 5, Pjanic 5, Asamoah 5, Alex Sandro 7; Dybala 5,5, Mandzukic 5,5(74' Higuain 6); Allegri 5

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